Richio di iperkaliemia nei pazienti non-diabetici con malattia renale cronica in terapia antipertensiva


L'incidenza e i fattori associati all’iperkaliemia in pazienti con malattia renale cronica trattati con inibitori dell'enzima che converte l'angiotensina ( Ace inibitori ) e altri farmaci antipertensivi, sono stati valutati utilizzando il database AASK ( African American Study of Kidney Disease and Hypertension ).

In totale, 1.094 adulti non-diabetici con malattia renale cronica e ipertensione [ velocità di filtrazione glomerulare ( GFR ) 20-65 mL/min/1.73 m2 ] sono stati seguiti per un periodo da 3 a 6.4 anni nello studio AASK.

I partecipanti erano stati assegnati in maniera casuale a Ace inibitori, beta-bloccanti o a un calcioantagonista diidropiridinico.

In totale sono state effettuate 6.497 misurazioni dei livelli di potassio e sono stati identificati 80 eventi iperkaliemici ( livello plasmatico di potassio superiore a 5.5 mEq/L ) in 51 soggetti.

Rispetto alla velocità di filtrazione glomerulare superiore a 50 mL/min/1.73 m2, l’hazard ratio ( HR ) per l’iperkaliemia nei pazienti con GFR tra 31 e 40 mL/min/1.73 m2 è stato pari a 3.61 ( P = 0,007 ), mentre nei pazienti con GFR inferiore a 30 mL/min/1,73 m2 l’hazard ratio era 6.81 ( P
L’utlizzo di Ace inibitori è risultato associato a più episodi di iperkaliemia rispetto all’uso di calcioantagonisti ( HR=7; P
L’uso dei diuretici è risultato associato a una diminuzione del 59% nel rischio di iperkaliemia.

In conclusione, nei pazienti non-diabetici con nefropatia cronica ipertensiva trattata con Ace inibitori, il rischio di iperkaliemia è piccolo, in particolare se la velocità di filtrazione glomerulare al basale e durante il follow-up è superiore a 40 mL/min/1.73 m2.
L’introduzione di un diuretico nel regime terapeutico può ridurre marcatamente il rischio di iperkaliemia. ( Xagena2009 )

Weinberg JM et al, Arch Intern Med 2009; 169: 1587-1594


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